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Codice etico

Il Codice Etico comportamentale esprime le linee guida di condotta che devono ispirare i comportamenti di tutti coloro che frequentano il nostro centro sportivo, sia nelle relazioni interne che nei rapporti con gli interlocutori esterni.

Il Codice Etico rappresenta il principale mezzo di diffusione della cultura etico – sportiva all’interno della Società ed ha come obiettivo la definizione di un insieme di regole di condotta che servono al raggiungimento degli obiettivi educativi cui si ispira la Società stessa.

Tali regole devono essere rispettate da tutti coloro che, nell’esercizio del proprio ruolo, agiscono in nome e per conto della Società e non ultimo i genitori che, con il loro comportamento civile e corretto, contribuiscono alla diffusione di un’immagine positiva della nostra Società, rappresentando i nostri principi, i nostri valori (oltreché i nostri colori) durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive.

 

NORME DI COMPORTAMENTO NELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA

 

1. Giocare per divertirsi.

2. Giocare con lealtà.

3. Attenersi alle regole del gioco.

4. Portare rispetto ai compagni di squadra, agli avversari, agli arbitri e agli spettatori.

5. Accettare lo sconfitta con dignità.

6. Rifiutare la corruzione, il doping, il razzismo, la violenza e qualsiasi cosa possa arrecare danno allo sport.

7. Fare tante partite per donare l’incasso a coloro che ne hanno bisogno.

8. Aiutare gli altri a resistere ai tentativi di corruzione.

9. Denunciare coloro che tentano di screditare lo sport.

10. Non insultare gli avversari per diversità di colore, nazionalità e/o squadra.

11. Onorare coloro che difendono la buona reputazione dello sport.

 

 

CARTA DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI ALLO SPORT

​

Nel ricordare che “l’attività calcistica giovanile viene regolata tenendo presente in maniera prioritaria quanto riportato dalla “Carta dei diritti dei bambini” (New York – Convenzione sui Diritti del Fanciullo del 20/11/1989) e dalla “Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport” (Ginevra 1992 – Commissione Tempo Libero O.N.U.), alla quale si deve guardare con particolare attenzione, in modo che ad ogni bambino e bambina siano assicurati:

 

• il diritto di divertirsi e giocare;

• il diritto di fare sport;

• il diritto di beneficiare di un ambiente sano;

• il diritto di essere circondato ed allenato da persone competenti;

• il diritto dl seguire allenamenti adeguati ai suoi ritmi;

• il diritto di misurarsi con giovani che abbiano le sue stesse possibilità di successo;

• il diritto di partecipare a competizioni adeguate alla sua età;

• il diritto di praticare sport in assoluta sicurezza;

• il diritto di avere i giusti tempi di riposo;

• il diritto di non essere un “campione.”

 

RUOLO DEGLI ISTRUTTORI:

 

1.    Educare all’impegno, al rispetto reciproco e alla collaborazione.

2.    Non favorire alcun allievo in particolare, essere coerenti alle regole date e mantenere le promesse fatte.

3.    Incoraggiare e motivare, non rimproverare.

4.    Non esaltarsi nelle vittorie, non abbattersi nelle sconfitte.

5.    Trasmettere entusiasmo, gioia, fiducia e ottimismo

6.    Rispettare il desiderio di divertimento dei ragazzi.

7.    Offrire problemi da risolvere e non soluzioni da ricordare.

8.    Perseguire un obiettivo alla volta, ricordando che troppi stimoli significano confusione.

9.    Condensare in poche frasi significative quanto si vuole trasmettere.

10.    Programmare l’attività da svolgere coerentemente alle fasce d’età.

11.    Fare attenzione sia alla crescita dell’individuo che della squadra.

12.    Infondere lo spirito di squadra, stimolare la generosità verso i compagni.

13.    Impegnarsi al massimo nel limitare l’abbandono dei ragazzi nel corso della stagione.

14.    Far giocare, nelle attività agonistiche e di confronto, tutti gli allievi.

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